domenica 18 novembre 2012

Un'evoluzione o un'altra fontanella?

Probabilmente non molti si ricorderanno della raccolta firme che l'associazione ambientalista "Spunti di Vista" promosse all'inizio di Giugno 2012 per richiedere al comune di Codroipo la costruzione della Casa dell'Acqua. Per chi non lo sapesse si tratta di un distributore di acqua microfiltrata, naturale e frizzante, prelevata sempre dalle tubazioni dell'acquedotto cittadino, ma con il vantaggio di non presentare al suo interno quel calcare che si forma a cause delle vecchie tubature che portano l'acqua potabile alle abitazioni.
Queste firme raccolte da "Spunti di Vista" e altri sostenitori, sono state poi presentate in Comune al fine di ottenere un responso che però non è mai arrivato. Precisamente il Consiglio Comunale si è dichiarato favorevole al progetto ma contrario alla sua realizzazione per motivi economici; in sostanza il Comune è favorevole alla Casa dell'Acqua, ma non la realizzerà per motivi di bilancio.
Questa breve introduzione mi pareva doverosa per poter capire l'evolversi di questa tematica che da un livello prettamente ambientale, ecologico, ha assunto un livello politico dato che la minoranza si è dichiarata sostenitrice di questo progetto nonostante il rifiuto del Comune. Questo passaggio non ha necessariamente caratteristiche negative, ma dimostra ancora una volta la difficoltà di promuovere politiche ad ampio respiro nell'ambito codroipese. Affermo questo perchè, indipendemente dall'orientamento politico delle giunte che si alternano al governo della città, le questioni che non siano meramente di "ordinaria amministrazione", trovano sempre una forte resistenza da parte degli amministratori cittadini nella loro applicazione.
La Casa dell'Acqua, nell'idea dei suoi promotori, sarebbe il primo passo della campagna "Zero rifiuti", un progetto che prevede la lenta e progressiva riduzione del volume di rifiuti prodotti nel territorio comunale attraverso politiche di risparmio e di riutlizzo dei materiali di consumo quotidiano. Nello specifico, la Casa dell'Acqua permetterebbe un risparmio dal punto di vista dell'utilizzo di bottiglie di plastica, perchè la stessa bottiglia potrebbe essere riempita per più di dieci volte; moltiplicando questo dato per tutti i possibili usufruitori, il risparmio per l'ambiente e per il Comune (che si ritroverebbe a dover raccogliere meno imballaggi di plastica) diventa considerevole nell'arco di un solo anno.
Il mio timore è che questo progetto passi in secondo piano, che la questione si fermi alla realizzazione della Casa dell'Acqua come una struttura a se stante e non come parte di un progetto più ampio. Viste le dimensioni, Codroipo avrebbe l'occasione di diventare la capofila regionale di questo progetto di riduzione dei rifiuti urbani, ma la domanda che mi pongo e se gli amministratori e i politici locali saranno capaci di apprendere la potenzialità di questa semplice costruzione. Attualmente, fatte le dovute eccezioni, la risposta mi pare negativa.

3 commenti:

  1. "Al'è inutil insegnâ al mus. Si piard timp e in plui si infastidis la bestie!" [cit.]

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  2. La Casa dell'Acqua mi sembra un progetto inutile e lascia passare un messaggio sbagliato, cioè che l'acqua di rubinetto non sia adatta ad essere bevuta.
    Acque con alte concentrazioni di calcare non sono dannose e non favoriscono la formazione di calcoli renali.
    (http://www.who.int/water_sanitation_health/dwq/chemicals/en/hardness.pdf)

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  3. Nicolò ha riassunto bene la situazione, e concordo pienamente con lui nel dire che la Casa dell'Acqua fine a se stessa, ha un significato limitato.
    La nostra intenzione, il nostro progetto presentato ancora all'inizio di questa amministrazione, è quello di portare avanti un progetto " Zero Rifiuti ". di cui la casa dell'acqua è solo un mattone, importante sicuramente, ma solo un primo passo.
    Lorenzo: il messaggio che trasmette la Casa dell'acqua ( che utilizza acqua di acquedotto ) e quello di evitare l'acquisto di acqua minerale imbottigliata, mettendo a disposizione dei cittadini acqua naturale di acquedotto ulteriormente mocrifiltrata a costo 0, e la stessa frizzante ad un costo minimo.
    Il messaggio è SI all'acqua di acquedotto, NO alle bottiglie di plastica. SI al riuso, NO allo spreco di imballi.

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