mercoledì 28 novembre 2012

Pensieri in un giorno di pioggia

Mi è sempre piaciuta la pioggia, perchè ti costringe a socializzare, ti obbliga a chiuderti in una stanza insieme ad altre persone bloccate come te, e a parlare con loro.
Oggi piove e sono rimasto al chiuso della biblioteca, dove mi sono fermato a parlare con un vecchio personaggio dello scenario politico codroipese, un "nonno" non perchè vecchio anagraficamente, ma perchè ricco di conoscenza da diffondere a noi "giovincelli".  E così, sotto il tintinnio delle goccie che battevano sul tetto dell'edificio, abbiamo parlato delle primarie, di Renzi e di Bersani. Lui è un bersaniano convinto, io invece sono più orientato verso Renzi, ma entrambi condividiamo un amore per la politica molto intenso. Io gli esponevo i motivi che mi spingono a sostenere Renzi, come il desiderio di rinnovamento, la necessità di cambiare una classe dirigente che non è mai stata capace di sconfiggere il Berlusconismo, il bisogno di riappassionare le persone alla politica. Lui mi ascoltava senza parlare, ma i suoi occhi mi dicevano che non era d'accordo. Appena conclusa la mia oratoria, ha preso la parola lui e se ad un primo impatto mi è parso che stesse anche lui semplicemente difendendo la sua decisione, in realtà mi sono reso conto che stava parlando di qualcosa di molto più importante. Stava parlando della Sinistra. Stava parlando come un uomo di Sinistra.
In un attimo mi ha fatto cambiare atteggiamento, e dall'ostilità iniziale sono passato all'ascolto, ho iniziato a frammentare ogni sua singola parola cercando di coglierne il significato più profondo, ed è lì che ho capito cosa voleva dirmi: voleva che non mi fermassi alle apparenze.
Mi ha fatto capire che non ci se deve fermare alla cronaca del giorno, perchè nel suo parlare ho rivisto tutto il retroterra politico che rappresenta, ho visto le lotte per il diritto al lavoro degli anni Settanta, ho visto il referendum sul divorzio, ho visto Berlinguer e il "Compromesso Storico", ho visto le illusioni di Craxi e Berlusconi; ho visto la storia.
Renzi vuole il rinnovamento, la novità, il futuro ma senza legami, senza ricordi del passato. Ma non si può affrontare il domani senza una base solida che ti impedisca di diventar preda dei rapaci, una base che solo l'esperienza ti può dare. Il cambiamento non avviene mai repentinamente, ma sempre gradualmente. Ho capito che non si può rincorrere il futuro con arroganza, rinunciando a tutte quelle persone che ti hanno preceduto e che in una certa misura ti hanno formato.
Certamente dopo questa conversazione analizzerò più a fondo i due candidati, e valuterò con accuratezza chi dei due rappresenti un vero punto di svolta rispetto al passato berlusconiano.

lunedì 26 novembre 2012

Primarie: risultati nel seggio di Codroipo

Nichi Vendola ha perso al primo turno contro Renzi e Bersani, e anche se questo era stato previsto, dispiace comunque per chi come me ci ha creduto fino all'ultimo. La nuova sfida adesso è resistere, tenere unita questa bellissima coalizione che si è dimostrata capace e desiderosa di farsi carico della responsabilità di governo. Ora, noi vendoliani, dobbiamo dimostrare che cosa ci differenzia dalla sinistra più estrema: la capacità di trattare e di dialogare con le altre forze per raggiungere l'obiettivo finale, in questo caso la creazione di un centrosinistra forte e di governo. Questi mesi che ci separano dal voto saranno importantissimi, dovremmo resistere alla tentazione di diventare partigiani, di chiuderci intorno al nostro leader, di irrigidere il dialogo con le altre forze della coalizione solo perchè temiamo di passare in secondo piano rispetto ai due maggiori leader. Io sono convinto che questa paura sia infondata, perchè questa coalizione si è dimostrata aperta e coinvolgente. Solo tutti insieme, noi democratici e progressisti, per citare la Carta d'Intenti, potevamo dare vita ad una vera e propria forza di Centro-Sinistra di cui poter essere orgogliosi.
Ma veniamo ora all'analisi del voto nel seggio di Codroipo:
VOTANTI: 572
- Bersani: 254   (44,4%)
- Renzi: 207      (36,2%)
- Vendola: 71    (12,4%)
- Puppato: 30    (5,2%)
- Tabacci: 8       (1,8%)
Il primo dato che salta all'occhio sono le percentuali molto vicine al risultato nazionale, questo dimostra che la composizione dell'elettorato del centrosinistra è chiara e uniforme su tutto il territorio nazionale. Un altro dato è il numero di votanti che misura una leggera inflessione rispetto alle precedenti primarie, questo dovuto forse alla poca attività svolta dai comitati a sostegno dei candidati fatta nel codroipese, o forse dalla disaffezione alla politica dovuta al periodo storico, anche se questa seconda ipotesi viene smentita dalle affluenze su scala nazionale. Un ultima osservazione interessante è il rapporto tra i votanti del centrosinistra alle elezioni politiche del 2008 e il numero di votanti alle primarie di coalizione: nel seggio di Codroipo la coalizione di Walter Veltroni (PD, IDV) ottiene 3.218 voti, la Sinistra Arcobaleno 194 voti e il PSI solo 59. Sommando i vari dati, ma tenendo ben presente che all'interno della Sinistra di allora c'erano anche Rifondazione Comunista e il PCDI, due partiti che a differenza di SEL (l'allora Sinistra e Libertà) non fanno parte della coalizione, il rapporto risulta:
- considerando PD, IDV, Sinistra e PSI, ha votato il 16,48% dei potenziali elettori del centrosinistra;
- considerando PD, IDV, PSI senza la Sinistra, ha votato il 17,45% dei potenziali elettori.
Un dato, quest'ultimo, che dimostra quanta importanza abbiano dato i possibili elettori codroipesi del centrosinistra a queste elezioni primarie.

martedì 20 novembre 2012

Quel Matteo ti fa pensare

Senza dubbio Matteo Renzi è il candidato alle primarie di cui si parla maggiormente, in televisione e non solo. Certamente è una novità nello scenario politico italiano, a soli 29 anni diventa presidente della Provincia di Firenze, e a 34 sindaco dell'ex capitale del Regno d'Italia. Una carriera fulminate, che certamente dimostra la grande capacità che questo ragazzo possiede: è un comunicatore.
Matteo, spero mi perdoni se gli dò del tu, è capace di trasmettere ai suoi elettori una gioia e un emozione che pochi altri politici sono capaci di fare in un periodo di crisi come questo. Riesce a trasmettere una positività indispensabile per uscire dalla situazione tragica in un cui l'Italia è stata precipitata da vent'anni di governi Berlusconi.
Ma al di là di questa emozione non vedo altro, è come una bella pubblicità ma senza prodotto. Questa perplessità mi è sorta ascoltando con attenzione i suoi comizi, notando che ha questa straordinaria capacità di toccare i temi più scottanti, di stimolare l'attenzione e il coninvolgimento, anche emotivo, ma senza analizzare mai a fondo le questioni. Questa forte potenza mediatica povera di analisi è figlia del Berlusconismo, è un linguaggio efficacie su tutta quella parte di elettorato che poco si interessa alla politica se non stimolata emotivamente, è un coinvolgimento emozionale più che razionale. Questa caratteristica mi terrorizza perchè dietro al velo di novità ed innovazione che ricoprono i discorsi di Matteo, si cela questo messaggio mediatico e impoverito che molto mi ricorda i discorsi di Berlusconi davanti a folle osannanti. La vera innovazione a mio parere risiede nel cambiare modalità di linguaggio, nello spostare l'attenzione verso l'elettorato cosiddetto informato, che sceglie con convinzione e non perchè stimolato nel punto giusto. Non voglio essere frinteso, è importantissimo emozionare la platea perchè altrimenti la politica si ridurrebbe a qualcosa di tecnico, e lungi da me il volere uno scenario del genere. Certamente però chi desidera sinceramente salvare l'Italia, e gli Italiani, dal baratro deve coltivare i sentimenti migliori dei suoi concittadini, e non puntare sulle loro emozioni più viscerali per un mero scopo elettorale.
Detto questo, Matteo si è dimostrato un buon amministratore, dall'inizio della sua carica ha realizzato opere importanti come la chiusura del centro storico al traffico, liberando Santa Maria del Fiore dal giogo delle automobili, ha realizzato la tramvia, un importantissimo mezzo di trasporto ecologico che ha riscosso un enorme successo, e il suo utilizzo frenetico della bicicletta è sinonimo di un cambiento sincero per lo meno nei costumi. Quindi ammetto di essere molto indeciso sul come considerarti caro Matteo.

domenica 18 novembre 2012

Un'evoluzione o un'altra fontanella?

Probabilmente non molti si ricorderanno della raccolta firme che l'associazione ambientalista "Spunti di Vista" promosse all'inizio di Giugno 2012 per richiedere al comune di Codroipo la costruzione della Casa dell'Acqua. Per chi non lo sapesse si tratta di un distributore di acqua microfiltrata, naturale e frizzante, prelevata sempre dalle tubazioni dell'acquedotto cittadino, ma con il vantaggio di non presentare al suo interno quel calcare che si forma a cause delle vecchie tubature che portano l'acqua potabile alle abitazioni.
Queste firme raccolte da "Spunti di Vista" e altri sostenitori, sono state poi presentate in Comune al fine di ottenere un responso che però non è mai arrivato. Precisamente il Consiglio Comunale si è dichiarato favorevole al progetto ma contrario alla sua realizzazione per motivi economici; in sostanza il Comune è favorevole alla Casa dell'Acqua, ma non la realizzerà per motivi di bilancio.
Questa breve introduzione mi pareva doverosa per poter capire l'evolversi di questa tematica che da un livello prettamente ambientale, ecologico, ha assunto un livello politico dato che la minoranza si è dichiarata sostenitrice di questo progetto nonostante il rifiuto del Comune. Questo passaggio non ha necessariamente caratteristiche negative, ma dimostra ancora una volta la difficoltà di promuovere politiche ad ampio respiro nell'ambito codroipese. Affermo questo perchè, indipendemente dall'orientamento politico delle giunte che si alternano al governo della città, le questioni che non siano meramente di "ordinaria amministrazione", trovano sempre una forte resistenza da parte degli amministratori cittadini nella loro applicazione.
La Casa dell'Acqua, nell'idea dei suoi promotori, sarebbe il primo passo della campagna "Zero rifiuti", un progetto che prevede la lenta e progressiva riduzione del volume di rifiuti prodotti nel territorio comunale attraverso politiche di risparmio e di riutlizzo dei materiali di consumo quotidiano. Nello specifico, la Casa dell'Acqua permetterebbe un risparmio dal punto di vista dell'utilizzo di bottiglie di plastica, perchè la stessa bottiglia potrebbe essere riempita per più di dieci volte; moltiplicando questo dato per tutti i possibili usufruitori, il risparmio per l'ambiente e per il Comune (che si ritroverebbe a dover raccogliere meno imballaggi di plastica) diventa considerevole nell'arco di un solo anno.
Il mio timore è che questo progetto passi in secondo piano, che la questione si fermi alla realizzazione della Casa dell'Acqua come una struttura a se stante e non come parte di un progetto più ampio. Viste le dimensioni, Codroipo avrebbe l'occasione di diventare la capofila regionale di questo progetto di riduzione dei rifiuti urbani, ma la domanda che mi pongo e se gli amministratori e i politici locali saranno capaci di apprendere la potenzialità di questa semplice costruzione. Attualmente, fatte le dovute eccezioni, la risposta mi pare negativa.

martedì 6 novembre 2012

Perchè ho scelto Vendola

Ho scelto Vendola perchè credo nella politica, in quella sincera, onesta, che crede nelle persone e non nei gruppi di interesse.
Ho scelto di votare Vendola perchè credo che la società venga prima dei mercati, perchè credo che non si possa rinunciare al welfare solo per motivi economici, perchè credo che debbano essere gli Stati a governare i mercati e non viceversa.
Ho scelto di votare Nichi Vendola perchè sono convinto che non possano esserci regolamenti, decreti e leggi senza responsabilità, perchè sono convinto che il primo passo verso il cambiamento sia la responsabilizzazione dei cittadini.
Ho scelto di votare Nichi Vendola alle primarie perchè sono convinto che lo Stato debba essere laico, debba garantire a tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro religioni, opinioni o scelte personali, gli stessi diritti.
Ho scelto di votare Nichi Vendola alle primarie del centrosinistra perchè sono sicuro che rappresenti un cambiamento vero, sincero, positivo per questa nostra martoriata Italia.
Ho scelto di votare Nichi Vendola alle primarie del centrosinistra il 25 Novembre perchè sono sicuro che l'impegno di questi giorni non si ridurrà ad una data, sono sicuro che continuerà anche dopo le votazioni, indipendentemente dall'esito.

Ho scelto Vendola perchè mi ha dato la cosa più importante: la possibilità di scegliere.

lunedì 5 novembre 2012

Un appello ai cittadini codroipesi

Sono passati quattro anni ormai da quando decisi di diventare cittadino "attivo" di Codroipo, lavorando con i Giovani Democratici prima e con SEL e l'ANPI poi. In questo brevissimo periodo di tempo ho lentamente scoperto il territorio codroipese, ho toccato con mano le sue capacità, ho conosciuto le sue personalità ma soprattutto ho imparato la sua storia.
E' propria quest'ultima ad avermi incuriosito particolarmente, un pò per propensione personale, un pò perchè è molto più porofonda e ricca di quanto in apparenza possa sembrare.
Codroipo, il crocevia delle merci conosciuto già in epoca romana, è sempre stato in bilico tra la sua natura puramente rurale, contadina, e la sua ambizione cittadina, il suo desiderio di diventare un centro di rilevanza considerevole come Cervignano per la Bassa Friulana o Tolmezzo per la Carnia.
Molti credono che Codroipo sia già un punto di riferimento per tutta la Sinistra Tagliamento, e questi mi riteranno un blasfemo nel ritenere il contrario. Codroipo, e il Codroipese, sono certamente il punto di riferimento sotto un ottica amministrativa, burocratica, infrastrutturale (è attraversata dalla Pontebbana ed è l'unica a possedere una stazione ferroviaria di una certa importanza), ma non lo sono da un punto di vista culturale e politico.
Sono proprio questi due aspetti ad essere rilevanti, perchè catalizzatori di opinioni, idee e comportamenti che possono diventare influenti per tutta la comunità. Due aspetti strettamente correlati tra loro e insicindibili perchè uno il presupposto o l'evoluzione dell'altro.
Ad oggi vedo questi due aspetti completamente separati nelle mia comunità, in quella comunità codroipese che mi piace definire ancora piccola anche se pronta per diventare qualcosa di più grande, una comunità che a mio parere deve ritrovare quella passione per la politica e per la cosa pubblica che è stata cancellata da un esempio fortemente negativo provenuto dalla politica nazionale, un esempio spregievole che fa leva sugli aspetti e sulle emozioni peggiori dei cittadini.
Queste mie parole sono dunque un appello che rivolgo a tutti i miei concittadini affinchè si riapproprino degli spazi sociali, che riscoprino la passione per la politica e per la cultura, due materie affascinanti che permettono allo stesso tempo la crescita personale e collettiva. Una riscoperta che sia sincera e spontanea, che sappia vincere le proprie paure, che capisca che la società e la politica sono fatte di persone, e come tali possono sbagliare e quando ciò accade l'unica strada è quella di fermarsi, guardare i propri errori e ripartire con quella spinta innovativa e ottimista che sola può spingerci fuori da questa crisi economica, per non dire esistenziale.

Nuovo blog, nuovi contenuti

Ho deciso di riaprire questo blog dopo quasi due anni di inattività perchè sento il desiderio di prendere parte al dibattito politico codroipese. 
Da quando ho iniziato a fare attività politica, quasi quattro anni fa, molte cose sono cambiate: molte difficoltà sono state superate ma nuove sono sopraggiunte, una di queste è la scomparsa di un importantissimo luogo di aggregazione giovanile come era il circolo "Edera", che ha provocato un enorme frammentazione tra i giovani che si è immediatamente ripercossa sulle possibilità di comunicazione, di dibattito e di confronto politico tra questi. Allo stesso tempo nuove realtà si sono sviluppate come la sezione ANPI Codroipo e il nuovo locale "Shack", due nuovi centri di aggregazione che sono riusciti a rallentare il processo di frammentazione ma non a impedirlo putroppo. 
Con questo blog, rinnovato nei contenuti e nella struttura, spero di poter incontrare nuove persone e di raggiungere nuovamente tutte quelle con cui ho avuto il piacere di discutere e di lavorare in campo politico e culturale, e rinforzare così, insieme, quel collegamento esistente tra questi due ambienti che oggi, purtroppo, è andato indebolendosi.