lunedì 5 novembre 2012

Un appello ai cittadini codroipesi

Sono passati quattro anni ormai da quando decisi di diventare cittadino "attivo" di Codroipo, lavorando con i Giovani Democratici prima e con SEL e l'ANPI poi. In questo brevissimo periodo di tempo ho lentamente scoperto il territorio codroipese, ho toccato con mano le sue capacità, ho conosciuto le sue personalità ma soprattutto ho imparato la sua storia.
E' propria quest'ultima ad avermi incuriosito particolarmente, un pò per propensione personale, un pò perchè è molto più porofonda e ricca di quanto in apparenza possa sembrare.
Codroipo, il crocevia delle merci conosciuto già in epoca romana, è sempre stato in bilico tra la sua natura puramente rurale, contadina, e la sua ambizione cittadina, il suo desiderio di diventare un centro di rilevanza considerevole come Cervignano per la Bassa Friulana o Tolmezzo per la Carnia.
Molti credono che Codroipo sia già un punto di riferimento per tutta la Sinistra Tagliamento, e questi mi riteranno un blasfemo nel ritenere il contrario. Codroipo, e il Codroipese, sono certamente il punto di riferimento sotto un ottica amministrativa, burocratica, infrastrutturale (è attraversata dalla Pontebbana ed è l'unica a possedere una stazione ferroviaria di una certa importanza), ma non lo sono da un punto di vista culturale e politico.
Sono proprio questi due aspetti ad essere rilevanti, perchè catalizzatori di opinioni, idee e comportamenti che possono diventare influenti per tutta la comunità. Due aspetti strettamente correlati tra loro e insicindibili perchè uno il presupposto o l'evoluzione dell'altro.
Ad oggi vedo questi due aspetti completamente separati nelle mia comunità, in quella comunità codroipese che mi piace definire ancora piccola anche se pronta per diventare qualcosa di più grande, una comunità che a mio parere deve ritrovare quella passione per la politica e per la cosa pubblica che è stata cancellata da un esempio fortemente negativo provenuto dalla politica nazionale, un esempio spregievole che fa leva sugli aspetti e sulle emozioni peggiori dei cittadini.
Queste mie parole sono dunque un appello che rivolgo a tutti i miei concittadini affinchè si riapproprino degli spazi sociali, che riscoprino la passione per la politica e per la cultura, due materie affascinanti che permettono allo stesso tempo la crescita personale e collettiva. Una riscoperta che sia sincera e spontanea, che sappia vincere le proprie paure, che capisca che la società e la politica sono fatte di persone, e come tali possono sbagliare e quando ciò accade l'unica strada è quella di fermarsi, guardare i propri errori e ripartire con quella spinta innovativa e ottimista che sola può spingerci fuori da questa crisi economica, per non dire esistenziale.

1 commento:

  1. "Io non ho paura delle urla dei malvagi, ma del silenzio degli onesti"
    (Martin Luther King)

    Questo rappresenta un pò quello che mi sembra l'atteggiamento medio a Codroipo, pochi che si interessano, che cercano di fare, di partecipare.Pochi ma molto attivi, ma la maggioranza è silenziosa, diffidente, forse disinteressata

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