martedì 6 novembre 2012

Perchè ho scelto Vendola

Ho scelto Vendola perchè credo nella politica, in quella sincera, onesta, che crede nelle persone e non nei gruppi di interesse.
Ho scelto di votare Vendola perchè credo che la società venga prima dei mercati, perchè credo che non si possa rinunciare al welfare solo per motivi economici, perchè credo che debbano essere gli Stati a governare i mercati e non viceversa.
Ho scelto di votare Nichi Vendola perchè sono convinto che non possano esserci regolamenti, decreti e leggi senza responsabilità, perchè sono convinto che il primo passo verso il cambiamento sia la responsabilizzazione dei cittadini.
Ho scelto di votare Nichi Vendola alle primarie perchè sono convinto che lo Stato debba essere laico, debba garantire a tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro religioni, opinioni o scelte personali, gli stessi diritti.
Ho scelto di votare Nichi Vendola alle primarie del centrosinistra perchè sono sicuro che rappresenti un cambiamento vero, sincero, positivo per questa nostra martoriata Italia.
Ho scelto di votare Nichi Vendola alle primarie del centrosinistra il 25 Novembre perchè sono sicuro che l'impegno di questi giorni non si ridurrà ad una data, sono sicuro che continuerà anche dopo le votazioni, indipendentemente dall'esito.

Ho scelto Vendola perchè mi ha dato la cosa più importante: la possibilità di scegliere.

2 commenti:

  1. Visto che so che ti leggono, ma nessuno commenta, inizio io, così posso rompere un po' le balle.

    Prima di tutto, il tuo post è carino, chiaro e scontato. E' un po' come dire "voglio la pace nel mondo", non trovi?
    Quello che scrivi potrebbe essere detto di tutti i candidati alle primarie, dalla Puppato a Tabacci, passando anche per gli ignoti Renzi e Bersani. A differenza di chi sostiene quest'ultimo però, tu hai la possibilità di argomentare degnamente la scelta che hai fatto basandoti su un programma (http://www.nichivendola.it/) ben scritto, dettagliato e molto sensato. E' probabilmente il migliore dei 5, o meglio, 4 (Bersani mai pervenuto) devo ammetterlo.
    Perché non parlare dell'idea di "Cultura" di Nichi, che vedo rispecchiata nel tuo desiderio di riappropriarsi degli spazi sociali e pubblici della realtà locale, o del suo pensiero sull'"Agricoltura, che ha tanto da spartire con i progetti "Sole in Rete" o con le serate che Sel ha organizzato in zona codroipese?

    A parte il programma magnifico, però, ci sono dei dubbi che possono venire ad un elettore del centro-sinistra un po' meno addormentato della media, ad esempio: cosa ne sarà dell'apertura ai moderati (leggi "a Casini"), che Nichi ha firmato con la Carta d'Intenti? Vedendo le sue ultime dichiarazioni non sembra più tanto d'accordo.
    E poi: se Nichi non vincerà le primarie, appoggerà indiscriminatamente il vincitore, come ci si aspetta da delle "primarie" sensate, oppure si schiererà "all'opposizione"?

    Qui butto solo un po' di carne al fuoco, tanto per vivacizzare la discussione, perchè di dubbi seri su queste "primarie" se ne possono trovare a decine, per ogni candidato. Per questo secondo me è bene parlarne a lungo, e con calma, senza scadere nelle tifoserie sciatte che ci vengono mostrate in tv o sui giornali.

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  2. Innanzitutto scusa il ritardo ma in questi giorni sono stato sommerso dalle cose per via delle Primarie e dell'arrivo di Vendola a Udine giovedì scorso (15 Novembre), e siccome come al solito poni delle questioni considerevoli, volevo ponderare bene prima di risponderti.
    Innanzitutto partiamo dalla questione del programma: in tutta franchezza non l'ho letto, o almeno non con la dovuta attenzione, perchè nel mio modo di agire nello scenario codroipese considero già come per assunti tutti quei punti che li trovi riportati, e nelle tue parole trovo conferma di questo. Come hai fatto notare, il mio desiderio di riconnettere la cultura con la politica è perfettamente riportato nel programma di Vendola, e altrettanto si può dire per la questione ecologica. Queste mie idee erano già presenti in me prima ancora che Vendola scrivesse il suo programma, a conferma del fatto che mi ritrovo perfettamente immedesimato in lui e nella forza politica in cui mi trovo a militare. Detto questo non mi soffermo oltre su questo punto perchè ritengo che il mio modo di agire nello scenario politico-culturale codroipese rispecchi già questa mia condivisione, e in tutta franchezza non saprei come articolarlo correttamente a parole.
    Per quanto riguarda l'apertura ai moderati: il problema di Vendola (e di SEL in generale) e che si ritrova inserita in una posizione di intermediazione molto delicata tra l'orbita movimentista, quella della sinistra extra-parlamentare per intenderci, e per l'appunto quella progressista-moderata. Questo suo essere tra "incudine e martello" presenta due aspetti, uno positivo perchè può diventare il collante tra l'area movimentista (che per sua natura rimane disorganizzata e quindi poco costruttiva dal punto di vista delle politiche reali, quelle che possono diventare regolamenti vincolanti) e l'area moderata (che invece tende ad assumere posizioni conservatrici e quindi poco aperta alle innovazioni se non stimolata dall'esterno); e uno negativo, perchè rischia di essere considerata "troppo moderata" dall'area movimentista, o "troppo estremista" da quella moderata, e quindi ritrovarsi completamente isolata.
    Ben consapevole di questa posizione, Vendola cerca continuamente di oscillare tra le due aree, di avvicinare entrambe in modo tale da poter diventare il tramite di quelle istanze che rimarrebbero inascoltate se non tradotte in politiche di governo.
    A mio parere quindi rimarrà fedele alla Carta di Intenti, ma dovrà essere molto abile nel continuare a mantere questo pendolo in equilibrio, perchè basta un minimo sbilanciamento eccessivo da una parte o dall'altra per perdere irrimediabilmente il precario equilibrio in questo momento mi pare raggiunto.

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