Insomma una novità che non tarderanno a notare gli assidui frequentatori del parco nostrano. La realizzazione della nuova pista ciclabile, con annesso ponte sulla roggia S. Odorico, creerà un nuovo ingresso al parco all'altezza del secondo prato - per intenderci quello con il grosso albero al centro che funge da curva per la strada. Le ragioni che spingono alla creazione di questo secondo ingresso non sono chiare, probabilmente sono dovute al desiderio di aumentare l'affluenza dei visitatori, creando un ingresso più comodo e vicino per coloro che provengono dalla zona del Belvedere (per accedervi, costoro sono ora costretti ad andare fino al campo sportivo, ma immagino che per chi desidera farsi una camminata nel Parco delle Risorgive non sia affatto un disagio allungare di un paio di minuti la propria camminata).
Un'altra ipotesi, e a mio parere la più plausibile, è collegata alla seconda decisione approvata dalla delibera: la riparazione del tetto del mulino di Bosa. Da tempo si parlava nei palazzi del comune, già da prima dell'insediamento della giunta Marchetti, di riqualificare il mulino trasformandolo in una sorta di struttura turistico-naturalistica dove realizzare delle mostre statische sulla flora e la fauna locale, e delle attrazioni per le scolaresce col fine di avvicinare i bambini alla natura.
Insomma un progetto che non può che trovare pareri favorevoli se realizzato con queste finalità, l'unica incognita rimane il finanziamento, che in tempo di vacche magre si sà stenta ad arrivare. Per il momento i lavori della pista ciclabile sono stati avviati, speriamo che per la riqualificazione del mulino di Bosa non dovremmo aspettare troppi anni.
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