mercoledì 2 ottobre 2013

Il giocattolo si è rotto!


Premetto che questo articolo conterrà degli errori grammaticali dovuti alla necessità di scriverlo e di pubblicarlo in fretta visto il rapidissimo evolversi degli eventi che stanno sconvolgendo la politica italiana.
Oggi 2 Ottobre 2013 sarà un giornata storica per il nostro paese, perchè dopo la frattura scatenata da Silvio Berlusconi che ha imposto ai suoi ministri di uscire dal governo delle "larghe intese" guidato dal PD Enrico Letta, il voto di fiducia che si è tenuto oggi ha frantumato a metà e in modo irreparabile il fronte del centro-destra.
50 parlamentari del PDL su 90 hanno dichiarato che avrebbero comunque votato la fiducia al governo nonostante la linea dura del loro leader, costringendo quest'ultimo a compiere una rapidissima inversione a U (che Enrico Mentana ha già definito una "retromarcia su Roma") ripudiando tutte le esternazioni fatte dai fedelissimi di Berlusconi in questi due giorni.
I parlamentari "dissidenti" (o "responsabili" come hanno preferito definirsi loro) hanno rifiutato l'adesione alla rinata Forza Italia e dopo aver votato la fiducia al governo Letta, hanno dichiarato pubblicamente che a breve termine prenderà vita una forza politica di centro-destra alternativa a Berlusconi (ma non antagonista). Grazie al sostegno di questa formazione sarà possibile proseguire con un governo di larghe intese e portare finalmente avanti quelle riforme necessarie per mettere in sicurezza lo Stato e l'economia italiana.
Fondamentale è quindi ora mantenere compatto il fronte del centro-sinistra e il PD in particolare, costringendo l'ormai sfasciato avversario sul campo delle riforme fondamentali per lo Stato:
1) elettorale, che abolisca il "Porcellum" e ci riconsegni un sistema politico stabile;
2) fiscale, che riduca la tassazione sul lavoro (quindi abbassamento dell'IVA e dell'IRPEF);
3) economica, un patto di stabilità che metta in sicurezza i bilanci dello Stato e delle amministrazioni pubbliche.
Quindi un Letta-bis che abbia degli scopi precisi, terminati i quali si procederà allo scioglimento delle Camere e a nuove votazioni per ricomporre un Parlamento capace di produrre politica e non nuovi mostri.
E' necessario infine che questi obiettivi vengono raggiunti in fretta, perchè la frattura che si è creata tra Berlusconi e la sua componente moderata, porta alla luce un'operazione di larga scala che punta alla ricomposizione di un blocco di centro cattolico sullo stampo della vecchia Democrazia Cristiana (lo si deduce dai personaggi che stanno guidando questa operazione, come Formigoni, Giovanardi, Lupi e Casini). Un'operazione pericolosa per la Sinistra e per il nostro sistema politico, che dobbiamo arginare in quanto progressisti e democratici fin da subito, partendo da quel congresso del PD che ora vedrà estromesso Renzi e un Letta trionfante che deve essere unitariamente sostenuto fino al raggiungimento di questi tre obiettivi fondamentali per la stabilizzazione dello Stato e della democrazia italiana.

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