
(cit. "Lo Yemen dimenticato" L'espresso, 18/03/2010)
Paul Salem è l'autore di questo articolo molto interessante e a mio parere molto illuminante; in esso egli espone la vita travagliata dello Yemen, un piccolo paese situato nella punta sud della penisiola Arabica, che in questo momento sta vivendo una profonda crisi provocata dalla scarsità delle risorse primarie (acqua, cibo, ...) e dalle continue ribellioni che stanno letteralmente lacerando il Paese.
Secondo Salem i problemi che oggi affligono lo Yemen, domani riguarderanno tutto il mondo; la scarsità dell'acqua provocherà l'esodo di centinaia di milioni di individui che spinti dalla disperazione cercheranno conforto nelle regioni più settentrionali (Europa, America del Nord, Asia settentrionale) e questo provocherà l'eccessivo concentrarsi di persone in una stessa regione e quindi le sue risorse si esauriranno ancora più in fretta. Questo provocherà altri esodi finchè non si arriverà ad un punto di non ritorno: la guerra Mondiale. Questa volta però non sarà provocata da mere ragioni economiche ma dallo spirito di autoconservazione degli individui.
Il problema principale dello Yemen, e che Salem espone in modo molto chiaro, è che la sua crisi si stà ripercuotendo sui suoi vicini. Essa si sta diffondendo come un tumore e sia l'ONU che i paesi Occidentali stanno facendo ben poco per fermare questa "epidemia".
Nel suo articolo Salem dice: "Si ritiene che fornendo ad una società i mezzi e gli strumenti per organizzarsi e sfruttare le sue risorse, questa si troverà già sulla strada dello sviluppo sostenibile. Poiché le risorse scarseggiano sempre di più, questo approccio comporta che lo sviluppo conduca involontariamente molte società alla rovina. In un mondo in cui i paesi sono sempre più legati tra di loro, il collasso di una società ha ripercussioni sull'economia, sulla sicurezza e sulla politica di quelle ad essa vicine."
Alla luce di questo vengo a propore due quesiti: E' concretamente possibile fermare questo meccanismo di autodistruzione? Se si, è possibile farlo nel più breve tempo possibile oppure quando inizieremo realmente a fare qualcosa sarà ormai troppo tardi?